Proiezione di un futuro prospero per UAE
Gli Emirati Arabi Uniti sono una terra di contrasti, alla ricerca costante di un equilibrio fra una realtà ricca da un lato e le problematiche della sostenibilità dall'altro. Proprio su questi temi si incentra il padiglione degli Emirati all'Expo di Milano, dove i visitatori sono invitati a scoprire le meraviglie di questo paese, che ha radici nel deserto ma è orientato a un futuro avveniristico.
L'installazione degli Emirati è un autentico capolavoro, progettato in collaborazione da Foster Partners e dagli stessi UAE, in cui i visitatori si inoltrano nell'imboccatura di uno spazio simile a un canyon, definito da due pareti ondulate di 12 m di altezza. Ispirati da antichi principi di progettazione, i percorsi attraverso il padiglione ricordano l'intrico di strette strade pedonali alternate a cortili della vecchia città nel deserto. Ma, se l'esterno dell'edificio allude a tempi passati, l'interno è totalmente diverso. Una rampa sale dolcemente, conducendo dall'entrata all'auditorium. Lungo il percorso, dispositivi di Augmented Reality contribuiscono a dare vita alla storia degli Emirati. L'auditorium, allo stato dell'arte, è stato realizzato all'interno di un tamburo, nel cuore del sito. I partner Sysco Productions, specializzati in audio-video, hanno creato uno spazio di intrattenimento selezionando tecnologie avanzate per allestire una scenografia che esalta i visitatori – come dimostrano le lunghe code che si formano ogni giorno all'esterno dell'edificio, circondandolo. 130 ospiti per volta vengono introdotti nell'auditorium cilindrico, dove assistono a una produzione originale, con multi-proiezione e audio multicanale, resa possibile dall'installazione di cinque proiettori Panasonic PT-DZ21K. L'avvincente spettacolo teatrale a 170° presenta al pubblico la giovane Sara, cresciuta a Dubai, che racconta la storia di un paese in rapida crescita e impegnato ad affrontare una sfida critica come la necessità di alimentare e distribuire energia a una popolazione sempre più numerosa. |
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Proiezione Pepper's Ghost
Successivamente gli ospiti passano a un secondo auditorium, dove un'installazione gigantesca utilizzando la tecnica del Pepper's Ghost ricrea la figura di Sara in 3D, che prosegue il suo racconto combinando effetti video e reali oggetti di scena.
"Utilizziamo 10 proiettori, installati in una posizione sopraelevata e orientati direttamente su uno schermo bianco a pavimento. Il pubblico in realtà guarda una lamina Musion a 45°, che si comporta come uno specchio semiriflettente. Ciò significa che la luce proveniente dal pavimento è visibile come se stesse fluttuando a mezz'aria, ma il pubblico può vedere anche tutto ciò che è illuminato dietro lo schermo", afferma Chris Dunkin di Sysco Productions.
L'allestimento misura 23 m di lunghezza e 4 m di altezza e conta in totale 17 proiettori Panasonic PT-DZ21K.
“La luminosità è eccezionale. Senza i proiettori Panasonic ad alta luminosità non riusciremmo a ottenere un'immagine realistica. Ad esempio la figura in 3D di Sara risulterebbe trasparente e, ovviamente, non è quello che vogliamo".
Conversazione sul futuroNel secondo atto, il pubblico si trasforma: gli spettatori diventano a loro volta oggetto dello sguardo dei presenti. Il video dei visitatori che cantano un rap, filmato dal personale tramite un'app personalizzata, viene trasmesso a un server After Effects e, di qui, riprodotto nella parte dello spettacolo dedicata alla conversazione sul futuro. I proiettori PT-DZ21K Panasonic da 20.000 lumen riproducono i volti del pubblico, con una definizione e un contrasto semplicemente perfetti, su entrambi i lati dello spazio espositivo, dando luogo a un'esperienza davvero coinvolgente. Dopo la proiezione, i visitatori si addentrano in un ulteriore percorso che si snoda tra ulteriori display interattivi e dialoghi digitali, tra cui una mostra che celebra Dubai come città ospite dell'Expo del 2020. L'installazione in questo caso comprende 11 proiettori, di cui cinque dotati di obiettivi ultra-short throw, che combinano e mappano contenuti su uno schermo a pavimento circolare. Dal pavimento si sollevano forme concentriche, in base a principi idraulici, con un effetto che rende la mappatura digitale ancora più entusiasmante. Mark Burgin, Presidente di Sysco Productions, afferma: “Siamo orgogliosi del risultati e della reazione che abbiamo suscitato nei visitatori. Gli Emirati volevano creare uno dei padiglioni di maggiore successo all'Expo e credo che la nostra azienda abbia contributo efficacemente a questo risultato". Al lavoro giorno e notte |
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A causa dei ritardi nella costruzione del sito dell'Expo, i tempi del programma di installazione si sono ridotti notevolmente. Per assicurarsi che il progetto fosse pronto in tempo, Sysco ha dovuto chiedere al personale di lavorare giorno e notte, senza interruzione.
"Siamo stati felici di lavorare con i proiettori Panasonic. Li abbiamo installati in quello che era ancora un cantiere, dove erano esposti a perdite dal tetto e a un'atmosfera carica di polvere, ma non ci hanno mai dato problemi. Il sistema a quattro lampade integrato ci ha garantito una proiezione costante – un vantaggio cruciale quando tra uno show e quello successivo intercorrono solo pochi minuti", aggiunge Mark Burgin.